Angelo Nataloni, Società di Cultura e Storia Militare (SCSM), Roma e Bruno Zanotti, Dipartimento di Neurochirurgia, Ospedale Poma, Mantova inviano un articolo su La chirurgia cranica nella Prima Guerra Mondiale. Esperienza sul fronte Italiano. Articolo interessante e scritto in modo da essere accessibile a tutti. Segue una dotta ed un poco triste articolo in cui tratta della La memoria frantumata della Grande Guerrra; articolo da leggere assolutamente per ché affronta, tra l’altro, il problema del rapporto tra memoria individuale e collettiva connesso, a nostro giudizio, a quello dell’identità nazionale. Già il nostro documentatissimo Angelo aveva posto un problema morale: Religiosità e Grande Guerra: buoni cristiani e buoni soldati Era logico che ad un articolo che ad una panoramica su quali vini si bevessero nella I Guerra Mondiale seguisse uno studio, breve ma ben documentato, su come e cosa si mangiasse: UN ESERCITO MARCIA SUL SUO STOMACO l’alimentazione del soldato italiano nella Grande Guerra. Ecco un articolo tanto interessante quanto simpatico, che vi piaccia o no il vino, che completa il ricordo della dura vita dei nostri uomini nella Grande Guerra: LA GRANDE GUERRA IN BOTTIGLIA (DI VINO) (storie di vini, di alpini e di montagne)inesauribile nella sua capacità di documentazione (sia di esempio a tutti noi) invia un articolo in cui illustra il diario di guerra di Mussolini , BENITO MUSSOLINI: UN CAPORALE APPRENDISTA DUCE, come al solito ben corredato di buone fotografie. Assieme a Mauro Antonellini ricorrendo anche il centenario della sua morte oltre a quello della vittoria, ha inviato una biografia di Baracca, il maggiore dei nostri eroi d’aviazione nella I guerra mondiale, biografia che è anche un invito a visitare il suo paese natio, Lugo di Romagna (e invitiamo tutti a seguire l’invito, ne vale la pena): Francesco Baracca: l’uomo oltre il mito (la sua storia, il suo mondo e i luoghi del ricordo). In questo articolo, con Riccardo ed Umberto Nataloni rispettivamente figlio e padre di Angelo, torna ad occuparsi della I Guerra Mondiale con Gli oggetti della Grande Guerra raccontano l’arte di arrangiarsi: dalla trincea alla trincea, che segue un articolo che “revisiona”, ma in positivo, la figura di Vittorio Emanuele III, Vittorio contro Emanuele: c’era una volta il re della vittoria, mostrando come sia stato il capo di stato italiano più popolare dall’Unità in poi, almeno sino all’inizio del Ventennio fascista: da leggere assolutamente per chiarirsi le idee. Ricordiamo due recenti articoli, il primo, Piccole storie di uomini in guerra: Francesco Rossi, medaglia d’oro al valor militare durante la Grande Guerra, già nel titolo è indicativo del particolare approccio alla storia di quel conflitto ed alla storia in genere che lo caratterizza [e pienamente condivisibile]; il secondo, CAMICI BIANCHI IN GRIGIOVERDE, illustra con dovizia di dati l’operato della Sanità il cui servizio, oltre che indispensabile, diede un grande impulso alla medicina ed alla psicologia oltre che una lezione sull’atrocità della guerra in se, lezione, ovviamente, subito dimenticata. Già aveva esaminato ed illustrato un servizio poco trattato, quello postale, che durante la Grande Guerra assunse presso i vari paesi, dimensioni colossali tanto da generare meraviglia in chi non si sia mai interessato del problema: C’È POSTA PER VOI: LA CORRISPONDENZA ITALIANA DURANTE LA GRANDE GUERRA. Altrove si affronta un tema scottante, quello dell’Autolesionismo parlando di tutti coloro che preferirono la malattia o qualche piccola invalidità alla morte sicura al fronte, visto il disprezzo con cui lo stato maggiore e gli alti comandi trattavano la vita della truppa: MEGLIO MALATI PER QUALCHE SETTIMANA CHE MORTI PER TUTTA LA VITA. Segnaliamo sempre che con Maurizio Manfroi e Sergio Donat, dopo l’articolo su la Grande Guerra in Scatoletta ci parla stavolta di una giubba, Storie in una Giubba, (giustamente “in” e non “di”) dalla quale ricostruisce un quadro estremamente chiaro, anche se per grandi linee, dei problemi della produzione industriale durante la guerra e degli enormi sacrifici delle classi operaie contrapposti ai profitti degli industriali, articolo molto utile anche per capire meglio la situazione politica del dopoguerra. Ancora con la collaborazione di Giovanni Vinci ci parla di un letterato che (volutamente nel secondo dopoguerra quando era d’obbligo essere “impegnati”, ma solo secondo la volontà dei partiti maggiori) è stato oggi dimenticato: LA GRANDE GUERRA DI MARIO MARIANI: ALPINO ROMAGNOLO E SCRITTORE DIMENTICATO. Scritto con Sergio Donat e Maurizio Manfroi è un altro articolo che parla del vitto dei nostri soldati durante la Grande Guerra completando ed arricchendo i precedenti sullo stesso argomento affrontando il tema con un occhio volto alla produzione industriale di scatolame perché, e non si può che essere d’accordo, non si può essere eroi se deboli per la fame, neppure volendo: . Utilissimi i consigli ai collezionisti per il restauro. Ricordiamo che è di Nataloni il primo articolo che parla dell’ingresso in guerra dell’Italia in occasione del centenario dell’avvenimento, confermando il suo autore come il primo ed il più informato sull’argomento. e non solo tra gli autori che pubblicano su Arsmilitaris; da leggere per una corretta impostazione della materia: LA MEMORIA STORICA DELLA GRANDE GUERRA: ANCHE UNA NAZIONE HA BISOGNO DI ANTENATI. Sempre a cura di Angelo Nataloni e Giovanni Vinci viene un articolo che completa il precedente ed arricchisce tutta la documentazione sugli alpini, un vero omaggio alla terra di Romagna: LA GRANDE GUERRA DEGLI ALPINI ROMAGNOLI, dopo PICCOLE STORIE DI UOMINI IN GUERRA STEFANINO CURTI: CAPITANO DEGLI ALPINI IMOLESE, MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE che segue un tributo alle donne che col loro contributo di lavoro e di sacrifici contribuirono alla I Guerra Mondiale,dimostrando di non essere inferiori agli uomini e ponendo le basidi un loro definitivo riscatto nella nostra società: PENELOPE VA ALLA GUERRA: OVVERO LA PARTECIPAZIONE DELLE DONNE ALLA GRANDE GUERRA, che segue a sua volta i due articoli che riguardano la I Guerra Mondiale sull’importante tema dell’alimentazione, confermando la visione “a tutto tondo” della storia; il primo, MAGGI: UN MARCHIO PER DUE ESERCITI, riguarda la soluzione del mistero per cui si trovavano reperti di confezioni alimentari appartenenti sia all’esercito italiano che a quello austriaco , il secondo, LA FAME E LA MEMORIA, RICETTE ED OGGETTI PER SFAMARE UN BATTAGLIONE (DI ALPINI), riguarda la dieta riservata ai nostri soldati per i quali, è quasi inutile sottolinearlo, il tema era di primaria importanza per… sopravvivere (la redazione ha in programma una sperimentazione sistematica delle ricette pubblicate che sembrano particolarmente gustose). Invitiamo sempre a leggere il precedente articolo (ma anche tutti gli altri) il cui titolo è autoesplicante SANITÀ MILITARE: DALLA BESTIALITÀ UMANA ALL’UMANITÀ che a sua volta segue un altro articolo su di un argomento che, obiettivamente, è di vitale importanza per sopravvivere: I CARRI DA CUCINA DEL REGIO ESERCITO ITALIANO: Privilegiato sistema dell’Ing. Carlo Pedrone Il precedente articolo racconta, assieme ad Andrea Soglia, la storia del sottotenente Tullio Bolognini e di come riuscisse ad aggirare la censura sulla corrispondenza militare: IN LATINO VERITAS: E LA CENSURA É AGGIRATA, dando anche, e soprattutto, ampie notizie su come questa fosse organizzata. Più scottante una PICCOLA STORIA DI UOMINI CONTRO. FRANCESCO DONAT: DISERTORE O PATRIOTA ? Una storia cancellata per molto tempo dalla… Storia che non parla di grandi uomini ma non per questo è meno degna di essere ricordata perché viene sempre, inevitabilmente, il giorno in cui quello che conta sarà quello che si è stati (si perdoni la riflessione del redattore). In collaborazione con Bruno Zama un articolo ricchissimo di immagini: L’ARTE DEL RICICLO: STORIE DI OGGETTI DALLA TRINCEA ALLA QUOTIDIANITÁ. Sulla più genuina essenza degli alpini abbiamo: LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE: STORIE DI ALPINI, DI GUERRA E DI VINI, segue il più serio I CAPPELLANI MILITARI NEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE: L’ISTITUZIONE, LA DIVISA, LA GUERRA, I PERSONAGGI E LE MEDAGLIE D’ORO. Il precedente era su una figura minore della Grande Guerra ma certo, se queste erano le figure minori, alcune delle maggiori fecero una ben magra figura (ogni riferimento a Badoglio & C. è puramente casuale): LA GUERRA GRANDA DI ANGELO SCHIOCCHET: IL DIAVOLO DELLLA TOFANA Seguono articoli sempre più interessanti sia per il punto di vista sia perché, obiettivamente, forniscono una storia interessante, inedita e non ufficiale, guerra che non fu combattuta solo al fronte e non dai soli uomini… Sempre su questa linea, a continuare una serie di articoli che ormai costituiscono quasi una storia “alternativa” del Corpo degli Alpini ci viene proposto 7° ALPINI BATTAGLION FELTRE: LA STORIA, I VOLTI E LE PAROLE DALLA VAL VANOI A TRENTO. Il precedente articolo ci ha riportato alla memoria un episodio delle elementari, quando dei militari (allora non sapevo distinguere i gradi) ci fecero vedere tutta una serie di ordigni disattivati e diedero una serie di raccomandazioni relative, anche a Roma se ne trovavano parecchi in giro e non solo a San Lorenzo, avevano un fascino piuttosto sinistro: da leggere per capire che per vivere, troppo spesso, si deve rischiare proprio la vita ANDAR PER SCAJE: I RECUPERANTI DELLA GRANDE GUERRA Non dimenticare, LE RIVOLTE DELLE DONNE DURANTE LA GRANDE GUERRA NELLA ROMAGNA RAVENNATE. Ancora, tragli l’ultimi in particolare invitiamo a leggere l’introduzione a LA GRANDE GUERRA DI MARIO scritta assieme ad Andrea Soglia che aiuterà a spiegare meglio il particolare modo di intendere la storia dell’autore (da noi per altro pienamente condiviso); seguono, non meno interessanti: CANTA CHE TI PASSA e SAN RICCARDO PAMPURI UN MEDICO DELLA GRANDE GUERRA SALITO ALL’ONORE DELL’ALTARE che ripropone indirettamente il tema del comportamento del cristiano in guerra e che proponiamo di leggere assieme all’articolo su padre Agostino Gemelli e L’INFERNO DEGLI ALTRI IL DIARIO DI GUERRA DI UN IGNOTO UFFICIALE AUSTROUNGARICO,da mettere assieme a tutti gli altri articoli e documenti sulla Grande Guerra: PENNE NERE VALSANTERNO. ALPINI ROMAGNOLI NELLA GRANDE GUERRA, scritto assieme a Giovanni Vinci. che si aggiunge aCHIEDE DI ENTRARE UN POVERO PECCATORE:MUORE UN IMPERATORE E FINISCE UN IMPERO,LA BATTAGLIA DI CAPORETTO E LA TESTIMONIANZADEL FANTE BOLOGNESE LUIGI MELLONI e con DAK 1915 – Storia e Storie di una Guerra Segreta, che “questa volta, per usare le parole dell’autore, riguarda il nemico e le loro lettere per descrivere un particolare momento, spesso dimenticato, della Grande Guerra (i tedeschi in Italia tra maggio e ottobre 1915). Leggerlo attraverso i loro occhi per meglio capire la nostra storia.” con un altro articolo a cura di Angelo ed Umberto Nataloni ,Sempre molto interessante il precedente che testimonia l’elevato grado di preparazione dei nostri genieri, per amor del vero allora come oggi: CLASSIFICAZIONE E USO DEGLI ESPLOSIVI DURANTE LA GRANDE GUERRA NEGLI APPUNTI DI UN UFFICIALE ROMAGNOLO DELL’81° BATTAGLIONE GENIO ZAPPATORI; si continua con l’articolo MONTE PIANA, PAROLE E SCHIZZI DELL’UFFICIALE FAENTINO PIERO ZAMA come gli altri interessante e documentato e, soprattutto, riferito a chi le guerre le fa e le soffre, un uomo. Un altro articolo tocca un tema su cui si è fatto anche troppo silenzio sia allora che oggi ; quanti sanno che il campo di Mathausen fu luogo di prigionia per i soldati italiani durante la grande guerra? E ancora, quanti sanno che, a differenza di tutti gli altri paesi il nostro praticamente li abbandonò? Qualche risposta, corredata come al solito da interessanti documenti nell’ultimo articolo: Mathausen 1915-1918. Segue un articolo che ci mostra quanti sacrifici affrontarono i nostri fanti tra il 1915 ed 1il 1917: Forchette e gavette: storie di guerra, uomini e marmitte. Dopo questo ancora un articolo sulla I Guerra Mondiale e sempre su un aspetto spesso trascurato: IL FRONTE INTERNO DELLA GRANDE GUERRA: INFLAZIONE E PROBLEMI DELLA MONETA. Invitiamo sempre a leggere un articolo di estremo interesse, pur nella sua brevità , perché presenta una delle figure più discusse del cattolicesimo italiano: Padre Agostino Gemelli, i cui meriti sono, comunque, indiscutibili sia come fondatore dell’Università Cattolica che come studioso di psicologia, il titolo stesso, PADRE AGOSTINO GEMELLI: SOLDATO DI DIO O UFFICIALE DI CADORNA? sembra adeguato alla figura di quest’uomo che, nel dopoguerra (la seconda) qualcuno preferà dimenticare. Autore di vari saggi sulla I Guerra Mondiale, continuiamo a presentare, con grande piacere, nuovi articoli che corrispondono alla visione storica dell’autore (e nostra) ecco l’ultimo: GIOCHI DI TRINCEA. Consigliamo anche di leggere LA GRANDE GUERRA DEI PICCOLI UOMINI: DOLF KICKEL UNA SENTINELLA AUSTRIACA SUI LAGORAI ; raccomandiamo sempre questo un articolo che parla di donne: LE INFERMIERE VOLONTARIE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA DURANTE LA GRANDE GUERRA Ricordiamo che sono sempre disponibili: L’ODIO E LA PIETA: LA SANITA MILITARE ITALIANA DURANTE LA GRANDE GUERRA, CONOSCERE LA GRANDE GUERRA (piccole stoie di uomini in armi),Il Piave: debiti e crediti e La Grande Guerra dei piccoli uomini: Aurelio Villa, un artigliere romagnolo sull’Isonzo. Questo articoli rispondono perfettamente a quella concezione della storia che ricostruisce il passato attraverso esperienze significative (moralmente significative) piuttosto che analizzando aridi documenti e relazioni sui cosiddetti “grandi uomini” ed è qui che si trovano quei valori da ricevere e ritrasmettere